Spinadesco - Soyons

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Parte 1

Il Gemellaggio

Nel giorno 28 ottobre 1994 in occasione della inaugurazione della biblioteca allestita dal comune di Soyons, nel territorio dell’Ardèche nella zona di Francia oltre le Alpi della Savoia, il cui abitato è lambito dal maestoso fiume Rodano, i bambini del paese hanno lanciato palloncini recanti un messaggio destinato ai luoghi vicini, perché i riceventi potessero averne notizia ed eventualmente mettersi in contatto con essi. Gaetan Collus è nel gruppo dei festeggianti ed il suo palloncino si alza nel cielo come gli altri, ma si muove sospinto da un’aria più leggera da quella che guida il resto della frotta.

I giorni passano e per Gaetan l’aria continua a muovere quel messaggio legato al palloncino sospinto da sconosciute forze di correnti, vortici, elevazioni fra le nubi, ridiscese in valli montane sfiorando picchi di roccia, sorvolando ghiacciai, boschi, prati, fino alla più calma pianura; qui, il giorno 19 maggio 1995 Manfredi Filippo, un bambino come Gaetan, lo raccoglie nella campagna intorno al paese italiano di Spinadesco, nella Regione Lombardia, il cui territorio è delimitato dagli argini che contengono il fiume Po.Filippo, con l’aiuto dei genitori Giorgio e Cinzia, risponde al messaggio portando a compimento la ricerca di un contatto lasciata alla bizzarria del vento e per questo da subito riconosciuta come occasione per dare un seguito alla particolarità dell’evento.

Gli stessi genitori di Filippo, organizzando contatti con le autorità di Soyons, creano i presupposti perché agli scambi di notizie succedano riunioni fra persone e questo avviene nei mesi a seguire, quando la famiglia Manfredi fa visita nell’estate del 1996 al paese di Soyons ed al suo territorio, od anche più di seguito quando la storia del palloncino diventa di più larga conoscenza sia in paese a Spinadesco, che a Soyons, tanto da portare le reciproche autorità di rappresentanza al considerare la possibilità di un gemellaggio fra i due comuni.

I confronti sono così portati da delegazioni di persone che si scambiano visite (in Francia ed in Italia), instaurando di volta in volta legami ed amicizie nati dalle più semplici e ricorrenti occasioni di narrazione del proprio vivere quotidiano, del suo essere condiviso da componenti di comunità apparentemente distanti quasi 500 chilometri, apparentemente separati dalla catena montuosa delle Alpi, così come apparentemente divisi da accadimenti lontani o più recenti di storia.

A Spinadesco, dopo accurata preparazione, il giorno 25 aprile 1998 viene siglato il Protocollo di accordo del Gemellaggio con i due comuni rappresentati dai sindaci Mazzoni Giancarlo e Rivaux Raymond.

A Soyons il giorno 27 giugno 1998 si reca la prima delegazione ufficiale di Spinadesco ed in seguito, in data 22 maggio 1999, altri spinadeschesi si recano in territorio francese per misurarsi nella disputa di una partita di calcio con la rappresentativa locale; in questi giorni il gruppo di italiani ha modo di visitare meglio l’abitato, il museo archeologico (importanti ritrovamenti preistorici nella rupe che lo sovrasta), l’antica torre pendente ed anche la città di Valence, vicinissima al paese di Soyons.

Il ricambio di visita avviene con un folto gruppo di soyonesi arrivati a Spinadesco il 11 settembre 1999, ospitati dalle famiglie del paese ed accompagnati in alcuni luoghi caratteristici del territorio (visita alla rocca di Fontanellato nel Parmense), inclusa una incursione nel paradiso dei dolciumi tipici della città di Cremona, vicinissimo capoluogo della provincia dove si trova il comune di Spinadesco; le due comunità in via di gemellaggio erano rappresentate dai sindaci Gardani Alfredo e Rivaux Raymond e fra di loro già fra gli scambi si considerano libri e testi da lasciarea disposizione delle reciproche biblioteche. Si giunge così al giorno 14 maggio 50%0, quando gli abitanti di Soyons festeggiano nel loro paese, assieme ad un nutrito gruppo di spinadeschesi

accompagnatori di Manfredi Filippo, l’Atto ufficiale di Gemellaggio alla presenza di Collus Gaetan; l’importante momento viene tenuto nel salone delle feste di Soyons e seguito da varie iniziative, fra cui la visita alle grotte preistoriche, oltre alla condivisione in allegria di banchetti festosi nelle serate di permanenza del gruppo di Spinadesco.

Oramai i motivi che giungo ad avvicinare le famiglie dei due luoghi, od i singoli personaggi, sono sempre più basati sulla reciproca condivisione di momenti vissuti nella serenità e l’ospitalità non si esaurisce con le programmazioni ufficiali delle visite, ma permane come proposizione libera a tutti i desiderosi di scambiare contatti; così in più occasioni i viaggi di nuclei famigliari verso l’Italia o verso la Francia, prevedono passaggi nell’una o nell’altra località gemellate, con certezza di condivisione nella richiesta di ospitalità ed anche abbinamento a piacevoli brevi soggiorni e visite in vicinorie località rinomate e caratteristiche. In sede di analisi della positività delle esperienze, viene concordato che la migliore esperienza conseguente al neo-gemellaggio fosse quella fra i giovani dei due paesi ed ecco che alla data del 01 ottobre 50%1 un pullman carico di ragazzi frequentanti le scuole di Soyons, si trasferisce a Spinadesco e qui li lascia per diversi giorni; le varie esperienze programmate sia nella comune condivisione delle ore scolastiche, che negli svaghi e ricerca degli aspetti naturalistici dei luoghi, sono incentrate sull’essenza dei gemellaggi visti in una crescente coscienza europea.

Il gruppo misto dei giovani delle due comunità ha modo di confrontarsi sulle reciproche basi di crescita, vivendo appieno i tempi dello studio, dei lavori incentrati sull’Unione Europea, della scoperta di un territorio protetto come quello dell’Oasi Naturalistica di Spinadesco (fiancheggiante il fiume Po), condividendo un momento importante come la piantumazione di nuovi alberi nel piccolo parco attorniante la nuova scuola di Spinadesco.

Prima che la promessa di ricambio della ospitalità per i giovani da parte dei cittadini di Soyons trovi attuazione, ecco i festeggiamenti per la Festa dell’Europa avvenuti in terra di Francia in data 09 maggio 2002, con le delegazioni di più comuni gemellati presenti in Ardèche riuniti in un unico convegno a Soyons e la rappresentanza di vari stati della Comunità Europea che si sono organizzati per suggellare in un momento festoso il loro proclama di amicizia e collaborazione.

Segue quindi il ricevimento ed ospitalità dei bambini di Spinadesco, che a partire dal 27 maggio 2002 ricevono le attenzioni dei soyonesi per alcuni giorni, ricavandone eguali esperienze positive avute dai ragazzi francesi precedentemente venuti in Italia, fra le quali non sono da dimenticare le visite al museo della lana ed il tragitto percorso con il trenino del Vivarais in terra dell’Ardèche, oltre alla facile consultazione di testi messi a disposizione della biblioteca.

Il viaggio di quel palloncino nel lontano anno 1995/1996 sembra abbia inteso raccordare con il sottile filo che lo teneva richiuso la realtà molto simile di due territori distanti fra loro, ma entrambe caratterizzati dalla immediata vicinanza di un importante fiume (il Rodano ed il Po); così il ricambio di visita degli abitanti di Soyons del 10 maggio 2003 viene accolto dai gemellati di Spinadesco con l’organizzazione di una mini-crociera sul fiume Po, che ai pervenuti francesi riuscirà a mostrare i diversi aspetti di sfruttamento fra i due fiumi (il Rodano è per la Francia una importante via di trasporto fluviale), come la diversa presentazione naturalistica (le sponde del Po non sono incanalate) ed anche la necessità di attuazione tecnologie garanti della utilizzazione del corso d’acqua (impianto del porto-canale di Cremona).

L’occasione comunque non ha mancato di far gustare agli amici francesi i migliori prodotti del territorio padano, approdando al piccolo attracco di Sissa nel parmense (che ha permesso una completa soddisfazione nell’assaggio di delicati salumi), continuando nel trasferimento fino alla visita della villa/castello Ducale di Colorno e concludendo con una festa serale in corte a Spinadesco, allietata dai canti intonati dalla rappresentanza delle rispettive corali ben preparate.

 

Segue - Parte 2

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